La tradizione erboristica della tisana

Fin dai tempi antichi, l’estrazione dei fitocomplessi delle piante officinali in acqua è stata una pratica popolare necessaria e di uso comune.

Sarà per la semplicità di esecuzione o per la sensazione di benessere che si prova già nella preparazione, o forse sarà il conforto del sorseggiare una bevanda calda che fa già sentire meglio.

Sta di fatto che l’uso della tisana si è tramandato attraverso epoche e generazioni, guadagnandosi un posto di rilievo nella tradizione erboristica.

Tra le tante metodologie di estrazione dei fitocomplessi delle piante officinali in acqua, tre sono le principali da fare comodamente a casa: infuso, decotto e macerato.

Infuso: delicatezza e praticità

L’infuso si ottiene versando acqua calda sulla miscela di piante officinali fresche o in taglio tisana.

Si copre il recipiente e lascia riposare il composto per il tempo indicato, agitando di tanto in tanto; poi si filtra con un colino a maglie strette o un filtro, spremendo bene il residuo.

La temperatura ed il tempo di infusione sono fondamentali per estrarre correttamente i principi attivi ed evitare sapori sgradevoli. Dell’importanza della temperatura dell’acqua di infusione abbiamo parlato qui. Anche la qualità dell’acqua ha un suo ruolo e di questo parleremo in un prossimo post.

Tra le metodologie di preparazione, l’infuso è certamente la più immediata e pratica.

Il decotto: intensità e profondità

Il decotto si ottiene facendo bollire in acqua la miscela di piante officinali per un tempo stabilito.

Iniziando con una macerazione in acqua fredda, si procede poi alla decozione a fuoco lento; una volta giunti al punto di ebollizione, si lascia cuocere per il tempo indicato.

Dopo aver spento la fiamma, si lascia macerare per un tempo che varia in base alle piante in miscela, agitando di tanto in tanto; poi si filtra con un colino a maglie strette o un filtro, spremendo bene il residuo.

Si tratta di una metodologia di preparazione certamente più tecnica.

La macerazione: gentilezza e pazienza

La macerazione si ottiene lasciando la pianta officinale in acqua a temperatura ambiente o fredda per un tempo che varia da qualcuna a diverse ore; poi si filtra con un colino a maglie strette o un filtro, spremendo bene il residuo. E’ inoltre possibile estrarre i principi attivi con il ghiaccio al posto dell’acqua.

Si tratta di una metodologia di preparazione che si distingue per gentilezza e assenza di calore, particolarmente gradevole nei mesi estivi o per sperimentare sfumature organolettiche inaspettate.tisana fredda in estate

Della tisana fredda in estate abbiamo parlato qui

Ma quindi, come scegliere tra un infuso, un decotto o un macerato?

Dipende.

Per rispondere a questa domanda è fondamentale avere ben chiaro qual’è il nostro fine, ovvero cosa vogliamo ottenere dalle nostre piante officinali.

Stiamo cercando un momento di piacere e di sperimentazione organolettica?

Se la nostra tisana vuole essere un momento di piacere e di esplorazione organolettica, possiamo sbizzarrirci sperimentando le diverse tecniche e andare ad estrarre sentori sempre diversi.

Vogliamo una risposta tecnica ad un’esigenza fisiologica ben precisa?

In questo caso, stiamo cercando molecole specifiche e dobbiamo quindi rispettare il grado di solubilità dei principi attivi delle parti delle piante officinali.

Ogni matrice vegetale infatti si caratterizza di uno specifico grado di tenacia nel trattenere i principi attivi: i fattori tempo e temperatura di estrazione andranno combinati attentamente per una maggior precisione possibile.

Nel caso in cui si lavori con una singola parte di pianta, vale la regola generale che per i tessuti duri e fibrosi è preferibile il decotto, mentre per quelli aerei e fragili sono consigliabili le tecniche di infusione e macerazione a freddo.

Per quanto riguarda le tisane composte da piante e parti diverse, invece, è bene sottolineare che la scelta e la combinazione delle piante gioca un ruolo preciso nel rendere la miscela idonea per una tecnica rispetto che per un’altra. In sostanza è l’erborista preparatore a indicare la via più adatta.

Ad esempio, per quanto riguarda le tisane Inedito Lab, abbiamo volutamente formulato miscele da prepararsi in infusione e macerazione a freddo (anche qualora contengano cortecce e radici) per semplificare il lavoro a casa, rendendo la pausa tisana un momento di piacere, rilassamento e benessere.