La propoli e l’uomo: una lunga storia
La storia e la diffusione della propoli testimoniano il suo valore e le conferiscono un ruolo di primaria importanza per il benessere.
Numerose testimonianze scritte ne attestano l’utilizzo ricorrente da parte delle civiltà egizie, greche e romane. Ci sono poi ritrovamenti archeologici ancor più antichi, come quello del corredo funerario della sepoltura mesolitica del Mondeval, nel bellunese.
Se siete da quelle parti, i reperti sono visitabili nel piccolo ma delizioso Museo Archeologico di Selva di Cadore.
Cos’è la propoli
La propoli è una sostanza cero-resinosa prodotta dalle api per rinforzare la struttura dell’alveare e per precludere l’accesso agli ospiti indesiderati. Viene poi utilizzata come antisettico, per ricoprire le cellette destinate ad accogliere le uova e per mummificare i corpi degli intrusi penetrati nell’arnia e che le api non riescono a spostare.
Le api operaie la ottengono a partire da materiale resinoso di origine vegetale, come ad esempio le gemme del Pioppo (Populus nigra L.), raccolto e successivamente elaborato tramite secrezioni salivari ed enzimatiche.
Le propoli non sono tutte uguali
Come per tutti i derivati apistici, la composizione della propoli varia notevolmente in riferimento alla provenienza, al tempo di raccolta, alla geografia del luogo, alla vegetazione circostante, al clima e alla razza delle api. La propoli risulta inoltre molto sensibile alla presenza di inquinanti ambientali.
Non di meno, la preparazione tecnica dell’apicoltore e la sua specializzazione sono requisiti fondamentali per garantire una composizione chimica di reale qualità. L’esperto allevatore infatti, non dedicherà alla produzione della propoli un ruolo marginale ma ne farà il fulcro dell’attività dei suoi alveari e porrà la giusta attenzione ad ogni dettaglio.
Nella tradizione erboristica, la propoli grezza viene macerata in soluzione ad alta gradazione alcolica.
Si tratta di un procedimento lento che con la giusta pazienza permette di trasmettere alla tintura il messaggio originario della materia prima, le sue componenti aromatiche e virtù officinali.
Come usare la propoli?
In Inedito Lab abbiamo scelto di ispirarci alle storiche ricette delle Propoli Aromatiche.
Nelle Propoli Aromatiche, la tintura di propoli viene arricchita con oli essenziali ed estratti idroalcolici che conferiscono al composto un aroma piacevole, ne magnificano le virtù e mitigano il carattere talvolta spigoloso della materia prima.
La Propoli del Monte
La Propoli del Monte ad esempio è particolarmente utile nei momenti in cui il cambio di temperatura o uno sbalzo di umidità ci colgono di sorpresa.
E’ stata formulata per coadiuvare le naturali difese dell’organismo e per il benessere del cavo orale. Insieme alla propoli, troviamo estratti di piante officinali come Liquirizia, Lavanda, Menta, Chiodi di Garofano, Cannella, Salvia, Melissa, Anice, Limone e Timo.
La Propoli del Monte Spray
La Propoli del Monte spray forte invece svolge un’azione più mirata alla prevenzione in quei momenti in cui ci sentiamo particolarmente vulnerabili o quando frequentiamo luoghi affollati.
E’ stata formulata per coadiuvare le naturali difese dell’organismo e per il benessere del cavo orale, con una connotazione leggermente diversa. La ricetta prevede tintura di propoli insieme a piante officinali come Echinacea, Rosa canina, Carpino e Liquirizia.
In conclusione, non tutte le propoli sono uguali o vengono utilizzate allo stesso modo.
Prima di usare qualsiasi prodotto a base di propoli vi consigliamo di informarvi correttamente sulla provenienza della materia prima, sulle lavorazioni eseguite e sulla composizione della miscela, per essere certi di scegliere un prodotto di qualità e che risponda adeguatamente alle vostre esigenze. Ricordiamo infine che una piccola percentuale della popolazione manifesta fenomeni di sensibilizzazione. In soggetti a rischio allergie, si raccomanda di utilizzare con cautela, consultando il medico prima di usare prodotti a base di propoli.
Propoli del Monte
