Dal bosco e dal campo non si torna mai a mani vuote

Sarà capitato anche a voi di fermarvi con un anziano vicino, fuori dalla porta di casa, a parlare di orti, di erbe e di vite passate.

Magari questo signore era proprio uno dei vostri nonni ed il suono di quelle parole, semplici ma perentorie, faceva più o meno così:“dal bosco e dal campo non si torna mai a mani vuote”.

Questo perché la vita delle famiglie contadine non ammetteva il fronzolo del perdere tempo, al contrario del famigerato Michelazzo.

Anche il tragitto di ritorno dal lavoro nel bosco o nei campi diventava un pretesto per la raccolta di qualche pianta spontanea utile in cucina o di un po’ di legna da ardere.

I tanti sapori delle piante officinali

La vita di contrada era laboriosa, frugale, concreta ed intimamente legata ai tempi della terra: che tuttavia era pur sempre una madre accogliente per i suoi figli.

E così la strada di casa offriva al contadino anche occasioni per saziare la fame di bellezza e di poesia…. grazie alle piante.

La luce del tramonto, il volo di una rondine, il delicato fiore di Sambuco ed il suo dolcissimo profumo… non si poteva tornare a mani vuote, ma la bellezza era ovunque e a portata di tutti.

E’ questo sapore che abbiamo voluto ricreare nelle Erbe d’Oro insieme all’amico Giovanni Scapin, oste della Trattoria da Doro a Solagna, in ore ed ore passate a chiacchierare di piante officinali, di contrade e di Pedemontana.

Le trovate in negozio e finalmente nella nuova sezione Drogheria del nostro shop online, qui.

Erbe d'oro

Fiori d'oro