Di Mariachiara Montera

articolo pubblicato su mariachiaramontera.it il 30 Gennaio 2024

Quando parliamo di erboristerie: cosa cerchiamo, quando entriamo?” Questo è l’interrogativo che si è posta Mariachiara Montera a partire da una chiacchiera con Marco e Valentina di Inedito Lab.

Mariachiara ha voluto raccontare un mondo di cui si sa poco, ma che è di fondamentale importanza visto che si tratta di piante per il benessere.

L’intervista si apre con una riflessione sulla complessità del mondo delle erboristerie rispetto a quello degli altri negozi, evidenziando le sfide nel comprendere cosa si sta acquistando e quali sono le differenze tra le varie erboristerie.

Mariachiara porta ad esempio poi l’esperienza di Inedito Lab, raccontando molte delle sfide e delle pratiche del settore.

Nonostante l’immagine romantica delle erboristerie evochi un sistema a chilometro zero, la maggior parte delle materie prime  proviene da un sistema di commercio globalizzato. In questo contesto, può fare la differenza il selezionare materie prime da piccoli produttori, privilegiando la sostenibilità, la stagionalità e la qualità.

L’intervista approfondisce poi la legislazione relativa ai prodotti erboristici in Italia, distinguendo tra le diverse categorie di erboristerie e le normative che regolano la produzione e la commercializzazione dei prodotti. Viene evidenziata l’importanza dell’educazione e dell’esperienza degli erboristi ed il loro ruolo in relazione con la figura del medico, che è il primo referente per la salute.

Infine, l’intervista si conclude con la riflessione personale, acuta e ricca di senso critico dell’autrice.

Puoi leggere l’articolo completo qui.

 

 

 

 

 

 

 

 

Conclusione

Nel suo libro “È naturale bellezza”, Beatrice Mautino dedica un capitolo agli oli essenziali, e scrive

Gli oli essenziali non sono in grado né di combattere un’infezione virale né di stimolare il sistema immunitario, ma ci sono dati interessanti sulla loro azione sinergica con gli antibiotici per combattere le infezioni batteriche. Questo, mi spiega Valussi, «è un sistema che potrebbe avere qualche effetto nella riduzione del fenomeno dell’antibiotico-resistenza.

Ci sono le leggi, ci sono i dati scientifici, ci sono i libri, le ricerche, le persone, l’etica: c’è da chiedersi se la tradizione erboristica che attesta l’utilità di certe piante e attribuisce determinate proprietà a dei prodotti sia su un piano diverso rispetto alla legislazione, o se la legislazione e la scienza parlino poi la stessa lingua.

Di fatto la dimostrazione dell’efficacia è uno dei problemi più complessi delle preparazioni a base di erbe officinali, anche quando la composizione è compatibile con la sola azione salutistica, senza alcuna pretesa terapeutica.

C’è la pianta, la tradizione e c’è l’evidenza scientifica: la scienza parla il linguaggio di principi attivi, e innumerevoli sono gli studi che certificano la farmacologia dei principi attivi contenuti nelle piante.

Ma le piante sono molto di più: sono esseri viventi in continua evoluzione, che portano con sé oltre al patrimonio genetico anche le modalità di adattamento dell’individuo all’ambiente, le influenze dell’ecosistema, la fotografia del momento in cui sono state raccolte e non da meno l’impatto delle lavorazioni successive.

Per muoversi consapevolmente nel complesso mondo dell’erboristeria, è quindi importante scegliere bene il professionista che ci guida.

Insomma: spero di avervi complicato la vita, perché di base è un po’ la mia missione segreta. Spero che entrando in un’erboristeria, da qui in poi, abbiate più informazioni per orientarvi, capire, chiedere di quante ne avevate ieri.